Nulla di proibito, di sacrilego, anzi una secolare tradizione cristiana, un segno di devozione, che ci plasma per tutta la vita: Markus Breuer, presidente della Katholischen Erwachsenenbildung (Keb) di Francoforte sul Meno, organismo educativo (collegato alla Chiesa) che lavora con gli adulti, si affretta a sgomberare il campo da qualsiasi dubbio: tatuare la propria pelle non è incompatibile con la religione cristiana ed effettuare un tatuaggio davanti all’altare non può essere considerato un atto di profanazione...