Il sigillo dell'agire di Dio - Luciano Manicardi

Il profeta Zaccaria in un'audace visione fa dire a Dio stesso che gli abitanti di Gerusalemme, in quel giorno, giorno escatologico, volgeranno lo sguardo a me, che essi hanno trafitto (Zc 12,10).
La nostra contemplazione oggi si volge al Cristo che, nella sua passione e crocifissione, narra direttamente la gloria, la presenza di Dio stesso e vivifica la morte facendone l'atto di un vivente, un gesto di donazione, di consegna dello Spirito. Un evento di vergogna e infamia quale è la croce diviene evento di gloria e di luce: per Giovanni ciò che compie questa trasformazione è l'agape, l'amore...


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Domenica 12 Aprile 2020 - 07:38 (letto 1972 volte)
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