Ormai è una prassi: ogni volta che escono i risultati di un qualche rilevamento a livello mondiale, le donne del mondo musulmano sono in fondo alla classifica.
Le afgane di solito occupano i posti più bassi dal punto di vista della partecipazione politica, le donne in Somalia e in Sudan hanno i livelli più bassi di accesso alle strutture sanitarie, in Iraq e in Siria sono costrette a sposarsi in giovanissima età e le donne pachistane, assieme alle egiziane, subiscono alti livelli di violenza domestica e misoginia generalizzata...