Oltre le etichette settarie. A Mecca 500 autorità islamiche discutono di unità dell'Islam - Comunicato CO.RE.I.IS.

Il convegno, promosso dalla Lega Islamica Mondiale, sotto il patrocinio del Custode delle Due Moschee Re Salman Bin Abdulaziz Al Saud, ha anche affrontato il tema delle minoranze islamiche nei paesi non islamici, minoranze "chiamate ad un'integrazione di cittadinanza positiva, attraverso le idee di una civiltà universale. Ogni rivendicazione relativa alle loro specificità religiose deve essere promossa in conformità ai sistemi degli Stati nazionali dove abitano, senza ricorrere ad alcuna forma di violenza e trasgressione"...

Dall'Italia era presente l'imam Yahya Pallavicini, presidente della COREIS Italiana, assieme al mufti dell'Egitto Shawki Allam, al Ministro per gli Affari Islamici del Pakistan Nur al-Haqq Qadiri, al presidente del consiglio Algerino per gli affari islamici GhoulamAllaha, oltre a delegati da Indonesia, Malesia, Singapore, Australia, India, Bangladesh, Senegal, Libano, Algeria, Tunisia.
Dall'Europa erano presenti i mufti dal Kosovo, Bulgaria, Bosnia, Croazia, Slovenia, Crimea, Russia, Grecia, Lituania.
L'auspicio generale del convegno è stato, secondo gli organizzatori, quello di "ritornare tutti allo stesso nome, con il quale Iddio ci ha chiamato, riemergendo dagli stereotipi di etichette settarie che rischiano di frammentare la comunità islamica".
Per raggiungere questa unità si è discusso di come "dialogare fraternamente tra musulmani evitando di accusarsi vicendevolmente di eresia e rigettando ogni settarismo".


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Lunedi 17 Dicembre 2018 - 06:38 (letto 2909 volte)
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