Accoglienza diffusa: l'integrazione che parte dal basso - Marina Moioli

Non si ferma e anzi sembra accelerare ogni giorno di più il flusso di persone in fuga dalle coste dell'Africa.
Rispetto al 2014, anno drammatico per l'immigrazione che ha visto arrivare in Italia oltre 180mila disperati, gli arrivi sono già aumentati del 59%.
Ma nello stesso tempo si moltiplicano anche le iniziative che partono dal basso per accogliere questo fiume di disperati. Come il progetto Rifugiato a casa mia, promosso da Caritas italiana, che coinvolge 13 realtà diocesane e sperimenta una forma di accoglienza diffusa per gli immigrati...


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Lunedi 11 Maggio 2015 - 07:24 (letto 2892 volte)
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