Il Patriarca melchita siriano Grègoire III sulla Conferenza cairota musulmana di al Azhar

La conferenza tenutasi all'Università di al Azhar rappresenta un evento fondamentale, perché finora non c'era mai stato un pronunciamento di tale livello contro l'estremismo e il terrorismo di marca islamista espresso da una istituzione così autorevole del mondo islamico...

Così il Patriarca di Antiochia dei greco-melchiti Grègoire III commenta l'esito della Conferenza internazionale sul terrorismo e l'estremismo organizzata il 3 e 4 dicembre dall'Università cairota. Il Primate della Chiesa melchita è stato l'unico Patriarca non residente in Egitto che ha partecipato alla conferenza, insieme a circa 700 convegnisti, in stragrande maggioranza musulmani, provenienti da 120 Paesi. L'intento della Conferenza, spiega il Patriarca all'Agenzia Fides, era quello di esprimere un rifiuto netto dell'ideologia dei gruppi jihadisti, e mostrare come questi gruppi manipolano le parole dell'islam per perseguire un progetto di potere che non ha nulla a che vedere con l'autentica fede islamica.
Il Patriarca sottolinea l'importanza dei tanti riferimenti ai cristiani presenti nel documento finale della Conferenza: L'incontro del Cairo, spiega a Fides S. B. Grègoire, è andato oltre il semplice appello in favore del dialogo islamo-cristiano. Stavolta, l'accento è caduto sulla necessità di resistere insieme a un'ideologia che fa male a tutti, sia cristiani che musulmani. In questa cornice, tanti interventi e anche il documento di sintesi diffuso alla fine della Conferenza hanno ripetuto l'invito ai cristiani del Medio Oriente a resistere e a non abbandonare le terre dove sono nati.
A giudizio del Patriarca Grègoire, per concretizzare la prospettiva emersa nella Conferenza di al Azhar sarà utile delineare una strategia comune, attraverso riunioni periodiche tra i capi delle comunità musulmane e cristiane.
Nel documento conclusivo della Conferenza svoltasi a al-Azhar si legge tra l'altro che Assalire i cristiani e i credenti di altre religioni per falsa religiosità rappresenta un tradimento degli autentici insegnamenti dell'islam. Il testo condanna come criminale ogni azione tesa a costringere all'esodo forzato i cristiani che vivono nella aree controllate da gruppi di militanti islamisti

fonte: Agenzia Fides 6/12/2014


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Domenica 07 Dicembre 2014 - 11:52 (letto 2993 volte)
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