Costruitevele da soli (le case nelle colonie nei Territori Occupati palesinesi) - ispionline.it

Il governo di Bucarest ha comunicato che i lavoratori rumeni non potranno lavorare alla costruzione di nuovi insediamenti nella West Bank.
È questa la dichiarazione ufficiale diramata dalla radio dell'Esercito israeliano martedì 10 dicembre che aggiunge tensione alle relazioni già complesse fra Israele e Unione europea. L'atmosfera in realtà è tesa già da quando l'Unione europea ha pubblicato le nuove guide-line che impongono l'interruzione di ogni finanziamento governativo europeo verso le entità israeliane che operano nei territori occupati...

Questo ha portato al cambio di atteggiamento da parte di Bucarest, che fino ad alcuni mesi fa si era detta favorevole all'impiego di imprese rumene per la costruzione dei nuovi insediamenti. Inizialmente il governo rumeno aveva chiesto che Israele garantisse che tali imprese e i loro lavoratori fossero utilizzati solo al di fuori dei territori in cui è considerato illegale costruire secondo il diritto internazionale, garanzia che le autorità israeliane hanno rifiutato di fornire.

Questo episodio non è il primo nel suo genere. Domenica scorsa un nuovo scanner di sicurezza di fabbricazione olandese avrebbe dovuto essere installato al confine tra Gaza e Israele alla presenza del Primo ministro dei Paesi bassi Mark Rutte. Quest'ultimo ha però chiesto ufficialmente che tale strumento fosse destinato a garantire meglio la sicurezza dei commerci fra Israele e Gaza al fine di incrementare gli scambi e rompere in parte il blocco in corso da anni sulla Striscia. Il governo israeliano ha reagito stizzito accusando l'Olanda di voler imporre condizioni politiche.

Mark Rutte ha quindi disertato la cerimonia e ha intrapreso una visita dei territori occupati rifiutando la scorta governativa offerta da Israele.

Questi due episodi danno l'idea del clima creato dalle nuove guide-line europee che entreranno effettivamente in vigore da gennaio. Ancora una volta l'Unione appare divisa, con ogni governo che interagisce con Israele in modo bilaterale sulle singole questioni. Ma per una volta la direzione sembra almeno la stessa.

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Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Martedi 17 Dicembre 2013 - 07:00 (letto 2680 volte)
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