Un master europeo di Maria Bombardieri

Al via in Italia il primo master in studi sull'islam d'Europa.
Venerdì 4 maggio è stato inaugurato, alla presenza delle autorità accademiche e cittadine, con la partecipazione del ministro incaricato presso il capo del governo per i marocchini residenti all'estero, Abdellatif M'zouz, e dell'ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, Hassan Abouyoub, il nuovo percorso accademico volto alla formazione di figure chiave, quali: consulenti per pubbliche amministrazioni, funzionari pubblici, operatori del terzo settore e del privato sociale, dei servizi sociosanitari, operatori economici e della comunicazione e ministri di culto.
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L'idea maturata e avviatasi lo scorso febbraio, è del dipartimento di filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata dell'Università degli studi di Padova, in collaborazione con l'Università d'Oran, l'Università Mohammed V Soussi, l'Università de Tunis El Manar e il Centre Euro- Mèditerranèen d'Etude de l'Islam Actuel, con il partenariato della Confederazione islamica italiana, dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia, dell'Associazione islamica italiana degli imam e delle guide religiose e con il patrocinio del Comune di Padova, della Regione Veneto e del Ministero della comunità marocchina all'estero.
Una realtà stabilizzata Diretto dal sociologo e prof. Enzo Pace, il master si propone di offrire un complesso di conoscenze e abilità necessarie a coloro che in diversi ambiti professionali intendono operare in rapporto a contesti sociali caratterizzati dalla presenza islamica e dalle relazioni che intercorrono tra le comunità presenti in Europa e i paesi d'origine.
Ventuno sono difatti gli iscritti al master; il cui programma tocca ben sette aree tematiche per 1.500 ore di attività didattica frontale e d'insegnamento a distanza: storia, antropologia e sociologia dell'islam; la cornice giuridica e istituzionale europea e l'islam; la religione islamica, i suoi fondamenti e le sue diverse tendenze; l'islam nello spazio pubblico europeo; intercultura, identità e appartenenza; territorio e ricerca sociale; islam e processi di globalizzazione; politica ed economia; lingua araba/lingua italiana.

Il nuovo master vanta già un comitato scientifico internazionale d'altissimo livello: dai noti sociologi, giuristi e arabismi di casa, Stefano Allievi, Silvio Ferrari e Paolo Branca, agli esperti stranieri, Abdullahi An-Naàim, Leila Babes, Felice Dassetto, Amri e Nelly Laroussi e Olivier Roy.
Khalid Rhazzali, coordinatore didattico del master, considera pertanto la nuova iniziativa destinata a una sempre più crescente domanda di formazione sui fenomeni sociali e politici che vedono i musulmani protagonisti della scena pubblica italiana e anche capace di un'alta formazione sulle tematiche dell'islam europeo e delle comunità musulmane.
Continua Rhazzali: La realtà musulmana europea si è difatti progressivamente stabilizzata - in alcuni paesi prima, come Francia, Gran Bretagna e Germania; in altri dopo come Italia, Spagna e Grecia - configurandosi come una componente pienamente inserita, anche se spesso assume tratti problematici.
Dal diritto agli usi alimentari, dalla famiglia alla partecipazione politica, sino al nodo rappresentato dalla presenza visibile della religione nello spazio pubblico con la costruzione delle moschee, l'islam stimola ormai la ridiscussione e ridefinizione di parte delle categorie concettuali che hanno contribuito a strutturare l'esperienza dello stato e le società moderne.

Sembra, dunque, non essere più possibile limitare i musulmani ai soli discorsi sull'immigrazione; difatti la scelta di vivere in Europa e i ricongiungimenti familiari dei primi migranti palesano fortemente la trasformazione del tessuto sociale europeo e soprattutto italiano, facendone emergere esigenze fino a ora poco considerate, oltre a figure, competenze ormai indispensabili.

fonte: Il Regno, 10-2012


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Martedi 08 Gennaio 2013 - 18:26 (letto 3112 volte)
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