Eminenza, Monsignore,
il messaggio che le SV hanno voluto inviare alla nostra comunità di credenti ci ha emozionati e al contempo ci ha interrogati sul nostro dovere di essere sempre operai della pace. Essa discende da Dio e opera nei cuori prima che nella storia, ma poi, se recepita nella sua essenza immensa, non può non trasformarsi in azione coerente e misericordiosa...
L'educazione alla pace che altro non è che la pedagogia della prossimità a Dio Stesso, 'Huwa as-Salam' (Lui è la Pace) è dovere imprescindibile di tutti i credenti, individualmente e come genitori, guide religiose e dirigenti delle comunità. Non ci sottrarremo mai questo compito nobilissimo ed essenziale e ci auguriamo che questo mese che tra trascorrendo nella maggiore vicinanza dei musulmani alla profondità pregnante della Parola divina, possa sortire gli effetti che tutti quanti impetriamo a Colui Che può ogni cosa: instillare dolcezza nei cuori e riformare le coscienze.
Eminenza, monsignore,
l'UCOII che io mi onoro di presiedere è impegnata da oltre vent'anni in un percorso, che ben oltre l'integrazione dei musulmani e della musulmane in questo Paese, sia anche foriero di consapevolezza civile e spirituale. E, a questo proposito, la nostra Unione ha posto come prioritario il lavoro di educazione delle nuove generazioni, che devono essere formate alla convivenza tra persone che seguono percorsi religiosi diversi ma che perseguono valori identici di bontà e fraternità. Un lavoro continuo e coerente anche attraverso gli strumenti del dialogo interreligioso e interculturale tra le diverse componenti della nostra società di cui quella cattolica è sempre stata la più attenta e disponibile al confronto e all'incontro e con la quale sollecitiamo maggiore relazione a tutti i livelli e, in particolare, in occasione della Undicesima Giornata del dialogo Cristiano-Musulmano che si celebrerà quest'anno il 27 Ottobre.
Vogliate accettare i sensi della nostra alta stima e considerazione.
Il presidente dell'UCOII
Izzedine Elzir
Roma 14.08.12