SIRIA, MORIRE PER LA LIBERTA` CIRCONDATI DAL SILENZIO

Nella notte tra il 3 e il 4 febbraio 2012 nel quartiere di Alkhaldiya, a Homs in Siria si è consumata l'ennesima strage degli innocenti. Centinaia di civili morti...

sotto i bombardamenti dell'esercito e dei servizi segreti siriani, si parla di 400 vittime solo la scorsa notte di cui 330 nella sola città di Homs.

In 11 mesi le vittime sono oltre 8.000, di cui più di 500 bambini; centinaia sono le donne vittime di torture, stupri e sequestri; i prigionieri per reati di opinione sono oltre 150 mila.
Tutto il mondo resta in silenzio e si sentono solo le deflagrazioni delle bombe. Oggi tutti puntano il dito contro Russia e Cina, ma in realtà dietro le loro posizioni si nascondono molte altre diplomazie complici di questa mattanza.
Il massacro in Siria è il frutto della collaborazione internazionale, dove ogni giocatore interpreta un ruolo...
Dove sono le associazioni per i diritti umani? Le organizzazioni umanitarie? Dove sono i giornali e dov'è l'informazione?
I media italiani, in particolare, non danno alcun valore alle notizie drammatiche che giungono dalla nostra terra martoriata. E poi si parla di dovere di cronaca...

La Siria sta versando un tributo di sangue altissimo perché chiede libertà!
Questo il mondo non può ignorarlo.

04 febbraio 2012
Il Consiglio Nazionale Siriano - Italia


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Sabato 25 Febbraio 2012 - 07:17 (letto 3067 volte)
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