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societàI cristiani perseguitati nel mondo non sono dei falliti.
Il seme dei loro sacrifici, che sembra morire, germoglia a porta frutto, perché Dio attraverso di loro continua a operare prodigi, a cambiare i cuori e a salvare gli uomini.
Lo ha detto papa Francesco ricordando durante la preghiera dell’Angelus nella festa di santo Stefano i tanti cristiani che anche oggi subiscono violenze e atti di ostilità nel mondo.
Sono vicino alle comunità cristiane che soffrono discriminazioni – ha detto il pontefice rivolgendosi dalla finestra del suo studio ai fedeli presenti in piazza San Pietro -
e le esorto a perseverare nella carità verso tutti lottando pacificamente per la giustizia e la libertà religiosa...
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