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I giovani sono il presente ed il futuro delle società e delle nazioni. Infatti l'Islam si è appoggiato sulle spalle e sulle menti dei giovani che sono stati al centro dell'attenzione del Profeta e dei suoi compagni.
Tra le testimonianze più evidenti su questo fatto è l'amore del Profeta per Usama Ibn Zayd; il Profeta (pace e benedizione su di lui) l'ha amato e l'ha raccomandato ai suoi compagni dicendo: Mi auguro che lui sia tra i vostri devoti, e quindi abbiate molta cura di lui.

Pur essendo molto giovane, Usama era di carattere solenne, di parola obbedita, e si riuniva con i grandi compagni.
Infatti Usama, durante il suo comando dell'esercito in Siria, ha provato di essere di costanza nella sopportazione delle fatiche, di coraggio immenso, di fede salda, di mentalità saggia ed esperta dei fatti e delle conseguenze, conquistando così la fama e la reputazione tra i compagni del Profeta...

I compagni del Profeta quindi l'hanno apprezzato e l'hanno amato, e hanno percepito l'esattezza della scelta, da parte del Profeta (pace e benedizione su di lui), di Usama per essere il principe dell'esercito.
Anche Abdullah Ibn Abbas, che era tredicenne quando morì il Profeta (pace e benedizione su di lui), era di alta posizione tra i grandi compagni del Profeta.
Omar Ibn al-Khattab (che Allah sia soddisfatto di lui) lo amava, lo avvicinava, lo consultava insieme agli eminenti compagni del Profeta. Omar dice di Ibn Abbas: Ibn Abbas è nato vecchio; egli è molto eloquente e molto intelligente.
E tra quelli che si sono assunti l'incarico della diffusione dell'Islam e la costituzione della società musulmana a Medina è As'ad Ibn Zurara che morì a 29 anni; mentre Sa'd Ibn Mu'adh e Mus'ab Ibn Omair, che hanno contribuito a costituire la società musulmana a Medina, avevano 30 anni.
Inoltre, lo strato più grande dei partecipanti alla bay'a , detta al-'Aqaba maggiore, è stato dei giovani.
Questa cultura magnifica, che il Profeta (pace e benedizione su di lui) ha ficcato nelle anime dei suoi compagni, per quanto riguarda il rispetto dei giovani, delle loro facoltà e delle loro capacità, è stata il segreto della genialità di molti giovani che hanno arricchito il pensiero islamico e ci hanno lasciato una grande eredità scientifica. L'Imam al-Layth Ibn Sa'd, per esempio, che il suo genio è cominciato ad un'età molto giovane, era un Imam che dà dei responsi mentre era ancora molto giovane.
Il Grande Imam Abdel-Halim Mahmoud dice: Al-Layth Ibn Sa'd, mentre era ancora piccolo, ha raggiunto una posizione alta grazie al suo sforzo, alla sua acuta intelligenza e alla sua forte memoria.
Pur essendo di questa gran fama, l'Imam al-Layth Ibn Sa'd, ancora giovane, ha continuato a studiare e ad imparare dagli scienziati di giorno e di notte. Egli è stato un insegnante, che impartisce lezioni al pubblico e agli scienziati, e, allo stesso tempo, è stato uno studente che prende la scienza dagli altri e ha continuato così fino alla fine della sua vita.
Con la stessa metodologia scientifica l'Imam Abu Hanifa viveva una vita di facilitazione, riconciliazione e libertà tra se stesso ed i suoi studenti, tra se stesso e la gente nei detti e nei fatti. I suoi studenti lo opponevano solo per estrarre quanto ce l'aveva di tesori di scienza!
Un giorno Abu Yousuf è stato interrogato: Perché hai seguito l'opinione di Abu Hanifa mentre lo opponevi?
Ha risposto: lo opponevamo per estrarre quanto possedeva.
E come gli studenti di Abu Hanifa cercavano di estrarre quanto aveva di tesori, egli voleva che loro facessero uscire quanto possedevano, affinché si rafforzino nel carattere, le loro facoltà si aumentino, il circolo si avvalga del loro genio.
E se Platone ha scritto sulla porta d'ingresso alla sua scuola: "Qui non può entrare chi non conosce la matematica"; Abu Hanifa sempre ha detto: O nostro Dio, chi è del petto afflitto per noi, i nostri cuori sono aperti per lui; ha detto anche Questa nostra scienza è solo un parere, e quindi chi ha un altro migliore lo accetteremo volentieri.

Questi esempi magnifici devono essere noti a tutti i giovani e devono essere richiamati nelle nostre amministrazioni, nelle nostre scuole, nei nostri istituti, nelle nostre università, tra gli insegnanti e gli studenti, all'interno delle nostre famiglie e delle nostre case.
È importante avere dei giovani accorti nei confronti delle campagne ingannevoli che tendono a sfruttare l'entusiasmo dei giovani a favore delle forze del male. È necessario quindi occuparsi dei giovani, entrare in discussione con loro e concedergli l'occasione per mostrare le loro capacità e le loro competenze.
In questi giorni abbiamo bisogno di rinnovare la fiducia nei giovani, e di occuparci di sviluppare le loro facoltà e di raffinare le loro capacità per eliminare gli effetti negativi della negligenza e dell'emarginazione.

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