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islamNo, non c’è nulla che può giustificare azioni disumane come quella di Hamas o come gli attentati di un mese fa in Francia e a Bruxelles. Ogni volta che qualcuno uccide in nome di Dio, si riapre la mia ferita.
Parla la mamma di Youssef, ucciso dalla polizia inglese dopo un attentato jihadista a Londra. Dal fondamentalismo religioso all’impegno civile in teatro: storia di un cambiamento possibile.
Una ferita che ha squarciato il cuore di Valeria Collina quando, il 3 giugno 2017, suo figlio Youssef, 22 anni, partecipò al commando jihadista che sul London Bridge ammazzò a coltellate otto persone, venendo poi ucciso dalla polizia britannica.
Le immagini che in questi giorni arrivano da Gaza e dalla Cisgiordania rendono ancora più acuto il suo dolore...
avvenire.it