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In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso. Che la pace e le benedizioni di Allah (Dio) siano sul nostro Maestro Muhammad e sui suoi fratelli, profeti e messaggeri.
O credenti nella Fratellanza Umana!
O ottimisti di un mondo migliore, in cui prevalgono la pace, l'affetto e la convivenza reciproca, sulle orme della fratellanza e dell'onore divino per i vincoli di amicizia e di parentela tra gli esseri umani!
O voi che siete preoccupati per il destino dell'umanità e ricercate la pace!
Che la pace, la misericordia e le benedizioni di Allah siano con tutti voi...

Mentre mi unisco al mondo per celebrare la Giornata Internazionale della Fratellanza Umana, con più speranza e ottimismo in un domani migliore per tutti, comincio accogliendo e apprezzando i partner leali nel cammino della Fratellanza Umana: S. S. Papa Francesco, Papa della chiesa cattolica, e Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sponsor della Fratellanza Umana e suo alfiere.

Cari fratelli e sorelle!
È diventato abbastanza comune per molti membri della nostra grande famiglia umana interrogarsi sulla fattibilità dell'adesione alla Fratellanza Umana, e invocarla come un "principio" che governa le relazioni umane nel nostro mondo di oggi, chiedendosi se c'è qualche speranza di realizzare questo bel sogno.
È una domanda legittima e anche logica, causata dalle ondate di ansia e tensione che travolgono le società umane in Oriente e in Occidente, dal fanatismo e dall'odio, e dal disprezzo del proprio fratello, che differisce in cultura, religione, colore o razza. Per non menzionare le guerre che hanno cominciato a imperversare tra popoli e paesi, grandi e piccoli, in questo ventunesimo secolo.
Queste sfide umanitarie - e ne ho citate solo alcune - sono state esse stesse i motivi della “nascita” del Documento sulla Fratellanza Umana che ho firmato con Sua Santità Papa Francesco, nella capitale “Abu Dhabi” il 04 febbraio 2019 d.C. Il Documento stesso è ancora, e rimarrà, un segno di speranza per uscire dalla "crisi" umanitaria che il nostro mondo sta attraversando, perché include un richiamo alla necessità di tornare alla fede in Dio, e agli insegnamenti delle religioni che i messaggeri e i profeti hanno portato a tutta l'umanità. Vale a dire gli insegnamenti che ruotano attorno al significato della tolleranza, della convivenza e della pace; all’enfasi sull'importanza del dialogo interreligioso, l'apertura delle culture e la loro reciproca influenza. E tante altre cose incluse nei paragrafi e negli articoli dello storico Documento di “Abu Dhabi” che, nato in un contesto puramente umano, stabilisce il diritto alla differenza a livello dell'individuo, pur rimanendo nell’ambito del diritto di tutti a una vita sicura e dignitosa.

Illustri presenti!
Questo documento umanitario, che dà frutti giorno dopo giorno, raggiungerà - per volontà di Dio Onnipotente - il proprio fine e il suo nobile traguardo quando verrà sottoposto alla ricerca, alla contemplazione e alle critiche nelle scuole, nelle università e nelle organizzazioni educative e politiche: sia regionali sia internazionali; quando sarà condiviso dai gruppi dirigenti internazionali come uno degli strumenti della diplomazia moderna; quando i Rappresentanti delle religioni, dei loro simboli, dei loro saggi, dei loro uomini, si assumeranno la responsabilità morale e storica di promuovere la pace, la fratellanza e la convivenza tra i popoli. Vorrei qui lodare l'esempio dello stato di Timor Est, che ha adottato, a livello istituzionale, il Documento sulla Fratellanza Umana, e lo ha incluso nei curricula di tutte le sue scuole e università.

Cari fratelli e sorelle!
Non c'è dubbio che il cammino della Fratellanza Umana sia pieno di sfide e fatiche, ma le buone intenzioni e il duro lavoro, rappresentato oggi dal Premio Zayed per la Fratellanza Umana, accendono un barlume di speranza e sono una fonte di incoraggiamento per tutti coloro che amano il bene e la pace.
A questo proposito, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, con il loro lavoro, a far diventare questo premio una piattaforma globale per la presentazione di modelli brillanti che favoriscono il cammino della Fratellanza Umana e sostengono coloro che si sforzano di alleviare la sofferenza dei deboli, degli oppressi e dei poveri per raggiungere una vita più pacifica, giusta e fraterna.
Detto ciò, estendo le mie sincere congratulazioni ai vincitori del Premio Zayed per la Fratellanza Umana di quest'anno, cioè:- la Comunità di Sant'Egidio che saluto e ai cui responsabili esprimo le mie più vive congratulazioni per la costante ricerca, fin dalla fondazione della Comunità stessa, della pace, della fratellanza, del dialogo tra le religioni e le culture, e della risoluzione e mitigazione dei conflitti.
- La cara madre Shamsa Abubakr Fadhil - un saluto a te - il tuo impegno sincero e costante, ha rappresentato una fonte di luce splendente e di sconfinata speranza per i bambini e i giovani del tuo Paese, la Repubblica del Kenya, con i quali hai operato senza discriminazioni o distinzioni tra loro, raffigurando così la responsabilità dell'uomo e la vigilanza della coscienza nei confronti del prossimo.