| 2838 | 0 | società

L'ADMI (Associazione donne islamiche in Italia) ha prodotto una dichiarazione in merito alla imminente festa della donna, ma anche per ribadire il proprio impegno come donne musulmane per l'integrazione e il dialogo tra culture, nonostante tutte le difficoltà che anche loro stessi vivono ogni giorno a causa di persone intolleranti e ignoranti...

In occasione della Giornata internazionale della Donna, anche quest'anno l'Associazione Donne Musulmane d'Italia organizza una serie di sit-in e incontri pubblici in diverse città italiane per manifestare la sua solidarietà nei confronti delle donne che, in varie parti del mondo, stanno lottando pacificamente per la libertà e i diritti civili nei loro Paesi.
Scenderemo in piazza per ribadire il nostro sostegno alle donne italiane impegnate contro la violenza e per il rispetto dei diritti umani, ma anche per esprimere la nostra preoccupazione di fronte all'ondata di gravi episodi di islamofobia che sta attraversando l'Europa in questi ultimi mesi, soprattutto dopo l'attentato presso la sede della rivista francese Charlie Hebdo. Nonostante le associazioni islamiche italiane e europee abbiano immediatamente espresso la più ferma condanna nei confronti di questo gravissimo atto di barbarie, c'è chi ha voluto sfruttare il clima di paura del momento per diffamare i musulmani d'Europa diffondendo inaccettabili generalizzazioni discriminatorie nei confronti di tutte le musulmane e i musulmani. Non possiamo non ricordare le donne che in questi ultimi mesi in Europa sono state vittime di aggressioni verbali e non solo e gli episodi di discriminazione sul lavoro nei confronti di donne musulmane che portano il velo.
Ribadiamo la nostra ferma condanna nei confronti di tutte le forme di estremismo e di terrorismo e la nostra convinzione che l'impegno nelle attività che favoriscono il dialogo e la convivenza pacifica e il superamento dei pregiudizi siano oggi ancor più necessari.
Ribadiamo pertanto la nostra volontà e determinazione a continuare la collaborazione con le istituzioni e la società civile per mantenere alta l'attenzione su ogni forma di discriminazione al fine di contribuire a far sì che non si verifichino più.

Presidente ADMI
Souheir Katkhouda