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Si è concluso ieri sabato 24 gennaio con l'udienza di Papa Francesco il convegno internazionale organizzato dal PISAI, Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica, in occasione del 50° anniversario della sua apertura a Roma con il titolo 'Studiare e comprendere la religione dell'altro'...

Un tema di particolare attualità discusso per tre giorni alla Pontificia Università Urbaniana da personalità accademiche e religiose di primo piano provenienti da Europa, Stati Uniti, Asia, Africa e Medio Oriente, che si sono confrontate all'interno di workshop sull'insegnamento dell'Islam in ambiente cristiano e del Cristianesimo in ambiente islamico.
Particolarmente incisivi in questa ottica appaiono alcuni passaggi del discorso che il Santo Padre ha rivolto ai partecipanti, fra i quali vi era come rappresentante musulmano italiano Yahya Pallavicini, vice presidente della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, intervenuto ieri mattina nella sessione conclusiva dal titolo - L'impatto socio-politico dell'educazione nella comprensione della religione dell'altro.
Il dialogo islamo-cristiano esige pazienza e umiltà - ha affermato ieri il Pontefice - che accompagnano uno studio approfondito, poichè l'approssimazione e l'improvvisazione possono essere controproducenti o, addirittura, causa di disagio e imbarazzo. C'è bisogno di un impegno duraturo e continuo al fine di non farci cogliere impreparati nelle diverse situazioni e nei differenti contesti. Negli ultimi anni - ha aggiunto - nonostante alcune incomprensioni e difficoltà, sono stati fatti passi in avanti nel dialogo interreligioso, anche con i fedeli dell'Islam, religione unita a quella cristiana dalla comune paternità spirituale di Abramo.
Su questo invito del Pontefice e sull'esempio di questi 50 anni di attività del PISAI ci auguriamo di proseguire in quella che Papa Francesco chiama la ricerca appassionata, paziente e rigorosa della verità e della bellezza, sparse dal Creatore nel cuore di ogni uomo e donna e realmente visibili in ogni autentica espressione religiosa.
Al convegno, organizzato in collaborazione con la Congregazione per l'Educazione Cattolica, la Repubblica Federale di Germania e la Georgetown University di Washington D.C. e con il patrocinio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e della stessa Università Urbaniana, sono intervenuti anche il card. Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, il prof. Azyumardi Azra, già Rettore della Jakarta State Islamic University SYARIF Hidayatullāh, che interverrà il prossimo 28 gennaio alla Biblioterca Ambrosiana di Milano sul tema, L'Islam e la libertà religiosa in Indonesia, mons. Michael Fitzgerald, già presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso e nunzio al Cairo, il prof. Valentino Cottini, rettore del PISAI, il prof. Maurice Borrmans, mons. Miguel Àngel Ayuso Guixot, segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e Aref Nayed, ambasciatore libico negli Emirati Arabi e fra i promotori della lettera dei 138 sapienti, Una parola comune fra noi e voi.