22 Feb
2013
Benedetto XVI rinuncia - Tariq Ramadan

Argomento: teologiamusulmana | 2987 | 0 | islam

Non sono un cristiano e mi sono trovato spesso in disaccordo sulle posizioni teologiche e le interpretazioni di tipo storico di Papa Benedetto XVI. Sulla sostanza come pure sulla forma.
L'ho incontrato due volte. La prima volta era il Cardinale Joseph Ratzinger e la seconda volta, a Roma, come Papa, nell'ambito del dialogo interreligioso.
L'ho letto molto e anche ascoltato...

Come uomo mi ha colpito per il suo sapere, il suo rigore intellettuale e la profondità delle sue analisi. Dietro un viso che a volte pareva esprimere distanza, freddezza e un atteggiamento introverso, si celava una dolcezza e una bontà sorprendente. Egli mi ha sorpreso in modo contraddittorio. Nonostante i numerosi disaccordi di fondo, anche profondi, ho sempre avuto rispetto per l'uomo che era, la sua intelligenza, la sua generosità, e un coraggio senza ombre. Non ha mai avuto paura di dire quello che pensava fosse giusto, anche contro il parere dei suoi avversari, o le opinioni di maggioranza. Nella sua ultima posizione, a volte sembrava quasi fuori posto, offrendo più il pensiero profondo, denso, di un teologo che il messaggio visionario e pieno di speranza di un Papa.
Oggi la rinuncia, consapevole dell'età e del peso della responsabilità. Senza dubbio si ricorda degli ultimi anni difficili del suo predecessore.

Dovremmo accogliere positivamente questo gesto. Sinceramente. Si tratta di una lezione intrisa di significati per la Chiesa e per il mondo. Riconoscere i propri limiti, lasciare il potere, rinunciando per scelta prima di esserne costretti dal destino.
Speriamo che la Chiesa capisca questo messaggio e chiami ai vertici età più giovani, associate però alla stessa conoscenza, allo stesso rigore intellettuale. Speriamo che il mondo, i leader, le donne e gli uomini di potere capiscano che al di là dell'età, si tratta qui sopratutto di umiltà.

Riconoscere che non siamo più in grado di adempiere al mandato che ci lega e imparare ad andarsene, a lasciare il potere. Questa è una lezione per tutti gli uomini, tutti, con o senza fede religiosa, agnostici, atei, indù, buddisti, cristiani, ebrei, musulmani o altri. Mai abbastanza consapevoli dei nostri limiti, mai abbastanza umili.
Una vita di successo si misura spesso proprio dal modo in cui si sa rinunciare, andare oltre e talvolta anche in quello di lasciarla.

Tutto il mio rispetto.

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