|
6117 |
0 |
libriFormatosi nella Parigi di Huysmans, di Maritain, di Charles de Foucauld e di Claudel, è in Nord Africa e nel Vicino Oriente, dove giovanissimo realizzò le sue prime missioni geografiche e archeologiche, che Louis Massignon, uno dei maggiori orientalisti del secolo scorso, fece l'incontro decisivo con la parola araba e la spiritualità musulmana...
A partire da queste esperienze il rapporto tra il mondo occidentale e quello musulmano verrà da lui interamente ripensato ponendo al centro di tutto l'itinerario mistico.
Ma cogliere il destino comune della spiritualità islamica, ebraica e cristiana, implicava un cammino diverso da quello, per esempio, del sacerdote spagnolo Asìn Palacios: si trattava anzitutto di apprezzare l'assoluta differenza di ciascuna storia, di distinguere la genesi spirituale dei simboli dell'islam e del cristianesimo, ma anche di cogliere le differenze fra l'ispirazione poetica e l'esperienza mistica, tra la filosofia e il misticismo. Ovvero, distinguere Dante da Ibn 'Arabi.
Dai saggi raccolti in questo volume che esaminano i rapporti e le differenze fra mistica e poesia nell'islam e nel cristianesimo, emerge come per Massignon sia indispensabile riconoscere l'unicità delle diverse storie umane, individuali e collettive.
Soltanto praticando questo discernimento spirituale, secondo il grande islamista, si può incontrare veramente l'Altro.
E tale modo di conoscenza si scioglie, appunto, nell'esperienza mistica.