Fare gli auguri ai cristiani? - Abdelhakim Bouchraa

La ricorrenza del Natale come occasione per rafforzare l'amicizia e la collaborazione tra cristiani e musulmani, in Italia e nel mondo.
Molto spesso nelle nostre comunità il Natale è accompagnato da discussioni giuridiche sull'opportunità degli auguri, il loro senso e la loro portata, che cosa implicano...
Confronti che tirano fuori opinioni recenti come altre invece espresse secoli e secoli prima, talvolta in contesti che non hanno quasi nulla in comune con l'epoca attuale, le sue dinamiche, le priorità, il suo linguaggio...

Il sermone che condivido - di shaikh Baraa Elobeidi con traduzione di Abdallah Kabakebbji - amplia il respiro dei ragionamenti.
Il Natale dovrebbe essere considerato dai musulmani un'occasione - nel rispetto delle differenze che esistono sulla concezione che ognuno ha a proposito della natura di Gesù e della sua funzione nella storia - di rafforzamento dei legami di conoscenza, amicizia e collaborazione tra chi riconosce un legame con queste tradizioni culturali e religiose.
Le persone di cultura cristiana e musulmana rappresentano numericamente circa la metà della popolazione mondiale, e per tale ragione i buoni rapporti tra queste due comunità umane possono riverberarsi sul benessere dell'umanità intera.
Questo dialogo dovrebbe appunto estendersi non solo a gruppi ristretti (come spesso accade) ma dovrebbe diventare un'esperienza generale, popolare e naturale. Non dovrebbe poi essere finalizzato necessariamente al voler far cambiare idea agli altri, come non dovrebbe fermarsi al piano intellettuale, ma tradursi in amicizia sincera.
Esiste un ampio terreno comune (nel caso italiano - aggiungo- che può trovare eco anche nella carta costituzionale).
L'imam cita a tal proposito - oltre ai passaggi coranici che invitano a rivolgersi nel migliore dei modi a cristiani ed ebrei, e all'esempio profetico che ne è seguito - l'insegnamento di Said Nursi attraverso le parole di Thomas Michel.
Nel contesto italiano credo sia ancora più importante un ruolo attivo dei musulmani nelle ricorrenze sentite come importanti nella tradizione del paese, data la loro presenza molto recente, e data anche la percezione negativa che molti hanno in diversi ambienti.
Si potrebbe poi anche ragionare in senso critico - aggiungo - su come rinnovare questa opportunità di dialogo in un contesto in cui anche il Natale stesso si allontana dai suoi significati originari e si secolarizza, ma continua comunque ad essere una parte importante della vita di persone anche non credenti o comunque non praticanti.

youtube.com


Articolo tratto da: MaanInsieme - http://maaninsieme.altervista.org/
Pubblicato Martedi 29 Dicembre 2020 - 08:24 (letto 1603 volte)
URL di riferimento: http://maaninsieme.altervista.org/index.php?mod=none_News&action=viewnews&news=1609226640