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societàA Wardiya, piccolo villaggio a sud del monte Sinjar, il fischio dell’arbitro durante i tornei di calcio è diventato un suono familiare.
Esattamente dieci anni fa, qui, come in tutta questa regione del Nord dell’Iraq abitata tradizionalmente dalla minoranza degli yazidi, nell’aria si levavano solo grida di terrore, il fragore degli spari e i pianti disperati dei bambini.
Era l’agosto del 2014 quando i miliziani fondamentalisti dell’Isis invasero l’area del Sinjar e, nel corso di due settimane, portarono avanti una campagna feroce di sterminio della popolazione, considerata infedele...
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