Proseguire nel cammino del dialogo interreligioso, preservare la presenza cristiana in Medio oriente e garantire libertà alla missione della Chiesa nel Paese, elementi sottolineati nel comunicato della Santa Sede, ma assenti nella dichiarazione di Amman. Sono questi i punti essenziali del faccia a faccia di ieri in Vaticano fra papa Francesco e il re di Giordania Abdullah II. Un incontro, come i precedenti, in cui al centro vi è Gerusalemme e i luoghi santi -prosegue il parroco- la cui situazione è fonte di comune preoccupazione per il papa e per il monarca, che è per tradizione il protettore dell’area per musulmani e cristiani...