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islamCari fratelli e sorelle, oggi ci riuniamo per riflettere su alcune verità profonde della nostra fede e per cercare di comprendere perché spesso ci sentiamo insoddisfatti o privi di quella "Haya Tayyba" - la vita buona e pura.
Chiediamoci, quindi, perché non ce l'abbiamo?
La risposta sta forse nel nostro rapporto con Allah e nel nostro impegno verso i Suoi comandamenti.
Allah dice nel Corano: "YUHIKUM", "vi diamo la vita".
Ma cosa significa veramente questo?
Non si tratta solo di una vita biologica, ma di un senso metafisico più profondo: la luce dell'intelletto e la libertà.
Questa vita che Allah ci promette è una vita di comprensione, di saggezza e di vera libertà. È una vita in cui siamo in grado di vedere la verità delle cose, di comprendere il nostro posto nell'universo e di vivere in armonia con gli insegnamenti divini...
Rispondere alla chiamata di Allah e del Suo Rasul (Profeta) è la chiave per raggiungere questa Vita e questa Luce.
Quando rispondiamo sinceramente alla chiamata divina, ci apriamo alla presenza di Allah nei nostri cuori.
La vera vita è la presenza della completezza umana; se c'è pienezza e perfezione, c'è vita. Un uomo intelligente, comprendendo questa realtà, troverà la felicità.
La felicità non deriva solo dal benessere materiale o dal piacere temporaneo, ma dal mettere le cose al loro posto, dall'ordine e dall'armonia con la volontà divina.
"Oh uomo! Non sei felice perché non stai facendo il tuo compito verso Allah."
Questa affermazione ci invita a una riflessione profonda.
La nostra infelicità, la nostra sensazione di incompletezza, spesso deriva dal fatto che ci allontaniamo dai nostri doveri verso Allah. Non adempiamo alle nostre responsabilità spirituali, non viviamo secondo gli insegnamenti che ci sono stati dati.
La vera felicità si trova nel compiere il nostro dovere verso Allah, nel vivere una vita di devozione, di preghiera, di servizio.
Gli ulama, i nostri sapienti religiosi, hanno una grande responsabilità in questo contesto. Devono applicare la trasmissione della conoscenza in modo corretto, devono praticare ciò che predicano.
La conoscenza senza pratica è inutile.
Solo attraverso la pratica, la conoscenza diventa viva e può guidarci verso uno stato spirituale più elevato.
Gli ulama devono essere esempi di come salire spiritualmente, di come vivere una vita secondo i principi divini.
In conclusione, per trovare la Haya Tayyba, dobbiamo rispondere alla chiamata di Allah e del Rasul, dobbiamo vivere una vita di completezza e pienezza, adempiendo ai nostri doveri spirituali.
Gli ulama devono guidarci con l'esempio, applicando e praticando la conoscenza. Solo così potremo davvero vivere nella luce dell'intelletto e della libertà che Allah ci ha promesso.
Che Allah ci guidi tutti sulla retta via e ci conceda la vera felicità e la vita buona e pura.
fonte: newsletter IISA - Sett 2024