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societàC'è un legame che è stato coltivato negli anni, ancora prima della fondazione del sedicente Stato islamico, a Mosul il 4 luglio 2014.
La Turchia ha dato vari appoggi al califfato. Dalla logistica a contributi militari, dal commercio alla finanza.
Ankara ha accolto miliziani feriti e ne ha curati nei suoi ospedali. Ha aperto le frontiere e lasciato passare migliaia di jihadisti.
I servizi segreti turchi hanno incontrato e sostenuto alcuni esponenti dell'Isis per delineare campagne militari.
Un nuovo dossier del Rojava Center for Strategic Studies, ha raccolto tutte le prove e descrive tutte queste dinamiche in modo molto dettagliato...
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