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cristianiNei corridoi del monumentale Istituto Mohammed VI di Rabat si aggirano, con i libri sottobraccio, aspiranti imam, futuri murchidin - predicatori - e anche murchidat, guide spirituali donne.
Tutti destinati a diventare gli ambasciatori, in Marocco e all'estero, di una dottrina musulmana moderna e aperta, in grado di contrastare l'ideologia jihadista la cui minaccia incombe ben oltre i confini delle terre dell'islam.
L'istituto, nato nel 2014, è uno dei frutti della politica di tolleranza zero contro l'estremismo promossa dal sovrano - che qui è anche il "principe dei credenti" - nel Paese in cui v'è un "islam del giusto mezzo"...
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