06 Dic
2014
Convenzione cittadina per il vivere insieme - Documento del Consiglio francese del culto musulmano

Argomento: teologiamusulmana | 2989 | 0 | islam

In grado di assumersi le sue responsabilità in tutti i campi della vita sociale, la comunità musulmana di Francia afferma la propria identità, cultura e religione.
Essa aspira a definire meglio il proprio posto, il proprio ruolo e il contributo che può apportare nella società. Rifiutando il ripiegamento comunitarista, i musulmani di Francia s'impegnano nella costruzione di un destino comune fondato su un'integrazione giusta, leale e solidale...

FRAMMENTI DEL DOCUMENTO:
Articolo 8. Riformare e ravvivare
In questo nostro tempo ai musulmani tocca lo sforzo intellettuale teso a rivivificare il pensiero islamico, secondo il termine utilizzato di Ab' H'mid al-Ghaz'l (m. 1111), o in vista del rinnovamento e della ricostituzione del pensiero religioso, nei termini utilizzati da Muhammad Iqb'l (1877-1938).
Il rinnovamento corrisponde a un'azione di contestualizzazione, nel tempo e nello spazio, per la comprensione della religione e l'adeguamento delle sue forme espressive in una società e in una realtà in continuo sviluppo e trasformazione.
I musulmani di Francia devono trarre ispirazione dalle esperienze dei loro predecessori e procedere a una riforma che tenga conto delle specificità della loro epoca e della società nella quale vivono. Essi si collegano alla tradizione dei movimenti riformisti unanimemente riconosciuti: Al-Afgh'n (1839-1897), Muhammad Abduh (1840-1905), Rash'd Rid (1864-1935), Malek Bennabi, che ha trattato delle condizioni del rinascimento ed esaminato anche le cause del declino della civiltà islamica ispirandosi ad alcuni versetti del Corano, come: In verità, Dio non cambia nulla di una comunità finchè ogni membro che la compone non cambia nel suo intimo (Corano XIII,11).
Nella stessa prospettiva, Muhammad Abduh affermava: L'islam ha condannato l'imitazione servile e cieca (taql'd) in materia di fede e ha salvato la ragione dal torpore, poichè l'uomo per natura è condotto dalla scienza e dalla ragione sulla strada della conoscenza.
Questo sforzo di riflessione in vista del cambiamento è anch'esso una sorta di ijtih'd, ovvero un esercizio di elaborazione personale da parte delle autorità competenti per ricavare delle norme giuridiche partendo dai testi. Non si tratta di un impegno riguardante la dottrina dell'islam, ma piuttosto di ordine politico e sociale, operante mediante la rilettura di testi fondamentali e inteso a ricostituire il pensiero religioso dell'islam, come affermava Muhammad Iqb'l. Nel suo ultimo discorso alla comunità musulmana, il Profeta (pace e benedizione su di lui) ha vivamente raccomandato l'incessante attenzione a rinnovarsi senza sosta e a vigilare sui propri componenti.

Articolo 9. I musulmani di Francia di fronte all'integralismo, all'estremismo e alla violenza
L'islam raccomanda una comunità equilibrata (al-wasatiyya; cf. Corano II,143). I luoghi di culto e le moschee sono dedicati soltanto ad adorare Dio (cf. Corano LXXII,18). Contrariamente a un'idea diffusa, il termine jih'd indica soprattutto la lotta e lo sforzo su sè stessi per compiere il bene. Tale azione ha una dimensione eminentemente spirituale, che consiste nel fare del proprio meglio per compiere il bene. Nel Corano, questa parola ricorre, in forme diverse, per 33 volte.
Le condotte politiche, ideologiche o propagandistiche che strumentalizzano il religioso non possono che snaturare il messaggio e la vita dei musulmani di Francia, i quali colti vano soprattutto il desiderio di integrarsi nella società francese, della quale fanno pienamente parte.
I musulmani di Francia sono preoccupati per il fascino che le tesi radicali esercitano su una parte della gioventù, alla ricerca di senso, che deve affrontare ingiustizie e ineguaglianze. Questa via radicale, che diventa facilmente devianza, approfitta delle fragilià personali e ricorre sovente alla manipolazione e al travisamento dei testi sacri. È assolutamente necessario che tutti i musulmani si mobilitino affinchè la gioventù possa ritrovare la strada per un islam pacifico.
Le istituzioni, le autorità e i poteri pubblici devono congiungere i loro sforzi a quelli delle famiglie musulmane per stroncare tali azioni sovversive, che macchiano l'immagine della religione musulmana. I musulmani nel loro insieme ricusano la violenza e si adoperano, per quanto è a loro possibile, per evitare che i giovani cedano a messaggi deleteri, che incitano alla violenza o al fanatismo.
I musulmani di Francia desiderano condurre una vita pacifica e serena, lontana da ogni violenza, nell'interesse delle generazioni future. È indispensabile che la problematica sia compresa in tutte le sue dimensioni economiche e sociali.

Articolo 10. L'islamofobia
L'islam è regolarmente stigmatizzato, presentato come una religione incompatibile con la laicità o la democrazia. In alcuni scritti viene perfino accusato di essere una minaccia per l'identità francese. I musulmani di Francia accettano la libertà di critica, ma rifiutano l'ingiuria, la diffamazione o l'incitamento all'odio religioso. L'islamofobia o gli atti antimusulmani sono un problema di tutti. I musulmani di Francia attualmente patiscono:
- un'immagine molto negativa dell'islam e dei musulmani veicolata dai media, la quale è basata su un'informazione nazionale e internazionale - che tende a evidenziare situazioni gravi, reali o presunte.
- La crescita di un certo radicalismo islamico, che nuoce prima di tutto ai cittadini francesi di confessione musulmana, i quali si sentono ostaggio di tentativi marginali, ma fortemente mediatizzati, di imporre una visione dell'islam intollerante, bellicosa, addirittura sanguinaria. Questo fatto incoraggia un tendenziale ripiegamento su di sè, comunitarista ed esclusivista, che non è rappresentativo delle dinamiche sociali interne alle comunità musulmane.
- La diffidenza reciproca, a livello di comunità nazionale, direttamente legata a una cattiva conoscenza dell'islam da parte dei non musulmani e alle attese della popolazione di una maggiore conformità culturale da parte dei concittadini musulmani. Questo clima si è insediato progressivamente e l'11 settembre 2001 ne è stato uno dei catalizzatori.
- La diffusione di discorsi populisti da parte di alcuni opinion leader alla ricerca di affermazioni elettorali, di visibilità politica e mediatica o di personali interessi di carriera. Questa retorica, che sfrutta sovente i timori esistenti, ha generato fratture e pregiudizi fortemente radicati nella coscienza collettiva, che rendono il dialogo indubbiamente più difficile.
- Le discriminazioni strutturali presenti nella nostra società in settori come l'educazione, l'impiego, l'alloggio, il tempo libero, situazioni che divengono ostacoli reali a una vera partecipazione di tutti e di tutte alla vita sociale.

Al di là degli stereotipi e dei pregiudizi che alcuni media prevenuti possono diffondere, al di là degli attacchi e delle campagne che alcuni ambienti islamofobi possono portare avanti, ai musulmani non è consentito restare insensibili alle paure e alle inquietudini espresse nei dibattiti da parte di alcuni loro concittadini. I musulmani devono interrogarsi sull'immagine di sè che essi danno nella società. Non possono esimersi dalle loro responsabilità nell'esistenza e nello sviluppo di tali sentimenti, anche se questi sono spesso irrazionali.
Il 17 giugno 2010, il CFCM ha stipulato con il ministro dell'Interno una convenzione quadro per l'attuazione di un controllo statistico e operativo degli atti ostili ai musulmani di Francia. Il 23 giugno 2011, il CFCM ha creato l'Osservatorio sull'islamofobia, che da allora recensisce e segue su tutto il territorio nazionale ogni forma di atto criminoso riguardante i musulmani di Francia. Il CFCM fa appello alle istituzioni musulmane affinchè diano il proprio contributo all'Osservatorio sull'islamofobia del CFCM.

www.ilregno.it

Commenti


Le ultime notizie relative a questo argomento

 Le radici antiche del mese di Ramadan - IISA (04/04/2024 - 18:20, letto 28 volte)
 E se Laylat ul Qadr fosse oggi? - IISA (04/04/2024 - 18:12, letto 34 volte)
 Santità e martirio nell'Islam: prospettive tradizionali e nuovi orizzonti di senso - Giuseppe Cecere (22/03/2024 - 16:16, letto 78 volte)
 Consiglio dei Saggi Musulmani a simposio - OACE (22/02/2024 - 17:33, letto 68 volte)
 Credo e Fede nell’Islam - Euroislam (08/01/2024 - 22:04, letto 140 volte)

Tutte le notizie relative a questo argomento
teologiamusulmana.png

Login






Choose your language:
deutsch english español français italiano português

Utenti

Persone on-line:
admins 0 amministratori
users 0 utenti
guests 17 ospiti

Statistiche

Visite: 9989157

Calendario

Data: 26/04/2024
Ora: 00:39
« Aprile 2024 » 
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30

 

FlatNuke Valid HTML 4.01! Valid CSS! Get RSS 2.0 Feed Mail me!
This is a free software released under the GNU General Public License.
Page generated in 0.0448 seconds.