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societàSiamo soli da quattro anni - si sfoga Fatma, una delle madri dei martiri della rivoluzione tunisina - è dal 2012 che sosteniamo che non avremmo mai ottenuto giustizia, ma nessuno ci ha ascoltato. Solo dopo il verdetto del 12 aprile anche i partiti si stanno svegliando dal torpore...
Il tribunale ci ha proposto un risarcimento in denaro, ma non lo vogliamo: chi ha ucciso i nostri figli deve scontare una giusta pena. Come molti altri, madri, padri, sorelle o mogli, Fatma fa parte dei famigliari dei martiri o feriti della rivoluzione della dignità tunisina, che in questi giorni sono in sciopero della fame: il 12 aprile scorso, il tribunale militare ha infatti assolto gli imputati colpevoli dell'uccisione dei propri cari.
di seguito l'articolo de l'Eco di Bergamo
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