20 Dic
2013
Qahera, una supereroina in Hijab - Claudia Corbo per Frontiere

Argomento: societacostume | 2807 | 0 | società

C'è un elemento che, più di ogni altro, unisce quasi tutte le donne egiziane: almeno una volta nella vita il 99,3% di esse ha subito delle molestie di natura sessuale.
Questo dato raccapricciante ci viene fornito da un recente rapporto delle Nazioni Unite, il quale ci mostra in maniera evidente che si tratta di un fenomeno di ampia portata che coinvolge donne di ogni età e classe sociale.
Secondo un rapporto del 2012 elaborato dal Centro Egiziano per i Diritti delle Donne (ECWR), l'Egitto è secondo solo all'Afghanistan per quanto riguarda il numero di casi di molestie sessuali...

E tale questione assume delle sfumature ancor più drammatiche se consideriamo che moltissimi casi non vengono nemmeno denunciati. Dal rapporto delle NU emerge che soltanto l'1,7% delle donne si rivolge a un membro della famiglia o ad un amico dopo aver subito una molestia e che soltanto l'1,1% chiede aiuto alla polizia. Più di un terzo delle donne non si rivolge alle forze dell'ordine per paura che ciò possa intaccare la propria reputazione.

Una delle voci più interessanti e originali che si sono levate contro questo cancro sociale è quella di Deena Mohamed, creatrice del web-comic Qahera. Qahera è un'eroina in hijab che combatte principalmente misoginia e islamofobia. Una forma di difesa che arriva dall'interno del genere femminile stesso, e senza nemmeno l'esigenza di far riferimento a categorie esterne ed estranee alla cultura locale. Per esser chiari, le donne egiziane non hanno bisogno di chiedere aiuto a nessun uomo in calzamaglia, preferendo, invece, una rivalsa al femminile e culturalmente connotata.
Qahera è una donna forte e determinata e il suo nome la dice lunga sulle sue caratteristiche: in arabo qahera vuole infatti dire vincitrice, trionfante, soggiogatrice. Ma la supereroina egiziana non si limita a combattere i molestatori, bensì anche la misoginia in senso lato, ed è infatti indicativa la vignetta che vede Qahera intervenire contro il predicatore musulmano che vuole relegare la donna entro il perimetro domestico. Un altro aspetto singolare di questo nuovo personaggio, è il suo rapporto piuttosto negativo con le FEMEN. L'autrice si è dilungata nella spiegazione della sua opinione riguardante il movimento, ma il punto più interessante di questa prospettiva è la volontà di applicare una visione islamica alla lotta femminista e la visibile incongruenza del sistema di lotta delle FEMEN con la cultura araba ed islamica.
Citando Deena Mohamed: il mio problema con le FEMEN è che de-umanizzano, stereotipano ed escludono le donne musulmane dalla loro visione di femminismo e liberazione. Ma ad ogni modo Qahera sembra più interessata a risolvere i problemi quotidiani delle donne egiziane e ad opporsi principalmente alle molestie che subiscono, proponendosi anche di dare loro coraggio, come accade con la vittima Layla Magdy, e suggerendo che la reazione può -e deve- partire da loro stesse, senza bisogno di essere delle supereroine come lei.
Qahera non rappresenta, comunque, un caso isolato, ma si inserisce in un nutrito gruppo emergente di supereroine velate (tra le quali ricordiamo Burka Avenger) che, oltre ad impartire una lezione ai cattivi di turno, la impartiscono anche ai tanti occidentali che ancora vedono nel velo e nell'islam un segno di sottomissione della donna rispetto all'uomo.

www.ispionline.it

Login






Choose your language:
deutsch english español français italiano português

Utenti

Persone on-line:
admins 0 amministratori
users 0 utenti
guests 8 ospiti

Statistiche

Visite: 9951460

Calendario

Data: 23/04/2024
Ora: 11:57
« Aprile 2024 » 
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30

 

FlatNuke Valid HTML 4.01! Valid CSS! Get RSS 2.0 Feed Mail me!
This is a free software released under the GNU General Public License.
Page generated in 0.0544 seconds.